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Defibrillatori Automatici e Semiautomatici: Importanza e Normativa in Italia

Ogni anno, in Italia, oltre 60.000 persone muoiono per arresto cardiaco improvviso, un evento che può colpire chiunque, indipendentemente dall’età o dallo stato di salute.

Solo nel 58% dei casi, però, chi assiste interviene con le manovre salvavita, come massaggio cardiaco o ventilazioni, e in una percentuale ancora più esigua, il 28% dei casi, utilizza un defibrillatore. Ogni minuto di ritardo nell’uso di un DAE riduce le probabilità di sopravvivenza del 7-10%.

La presenza tempestiva di un defibrillatore automatico o semiautomatico esterno (DAE) può fare la differenza.

Come funzionano i DAE

Un DAE è un dispositivo portatile in grado di analizzare il ritmo cardiaco e, se necessario, erogare una scarica elettrica per ripristinare il normale battito cardiaco. I modelli automatici svolgono questa funzione senza bisogno dell'intervento del soccorritore, mentre i semiautomatici richiedono che l'operatore prema un pulsante per attivare la scarica. Entrambi i tipi sono dotati di istruzioni vocali che guidano l'utente durante l’intero processo. È essenziale ricordare che il dispositivo è progettato per non erogare una scarica se non strettamente necessaria, riducendo il rischio di utilizzi impropri.

Normativa

La legge n. 116 del 4 agosto 2021 disciplina i principali aspetti della rianimazione, dall'obbligo della presenza di defibrillatori in ambienti pubblici alla formazione a scuola con l’obiettivo di elevare la sopravvivenza in situazioni di arresto cardiaco.
La Legge 116/2021 modifica la precedente LEGGE 3 aprile 2001, n. 120 sull’utilizzo dei defibrillatori semiautomatici in ambiente extra ospedaliero, sostituendo l’art.1 in base al quale l’uso del defibrillatore  semiautomatico o automatico è consentito anche al personale sanitario non medico, e al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardiopolmonare. In assenza di personale sanitario non sanitario formato, nei casi di sospetto arresto cardiaco, è comunque consentito l’uso del defibrillatore semiautomatico o automatico anche a chi non sia in possesso dei requisiti.
Resta esclusa la responsabilità penale (all’art.54 del Codice penale) per colui che non essendo in possesso dei predetti requisiti, nel tentativo di prestare soccorso a una vittima di sospetto arresto cardiaco, utilizza un defibrillatore o procede alla rianimazione cardiopolmonare.

Grazie ai progressi tecnologici e agli sforzi legislativi, l’utilizzo del DAE sta diventando sempre più diffuso. Tuttavia, la strada da percorrere è ancora lunga: solo con una maggiore sensibilizzazione, formazione e tramite maggiori investimenti sarà possibile garantire una copertura capillare e una maggiore sicurezza per tutti.

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