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DPI MANI, com'è cambiato il mercato durante la pandemia e come sceglierli

Il mercato vive una scarsità di prodotto dovuto agli effetti emergenziali della pandemia SARS-COVID. Purtroppo, l’aumento dei consumi è stato anche determinato da una situazione particolare che ha riguardato i guanti monouso in nitrile. Questo tipo di guanti negli ultimi anni (indipendentemente dall’emergenza COVID) ha visto un notevole aumento dei consumi, tanto che il trend aveva indotto primarie case produttrici di guanti industriali riutilizzabili, ad intraprendere la produzione, diretta o conto terzi, a loro marchio.

Vediamo insieme le possibili soluzioni alternative al guanto monouso in nitrile.
Innanzitutto, i guanti monouso sono normalmente disponibili nel mercato in tre grandi tipologie:
- Guanti in nitrile (gomma nitrile butadienica - NBR)
- Guanti in lattice con o senza polvere (gomma isoprene vulcanizzato)
- Guanti in vinile (polivinilcloruro – normalmente privo di ftalati)

Delle tre categorie, il nitrile è quello che consente anche di avere una certificazione alla manipolazione delle sostanze chimiche secondo la EN374:2014 e offre una resistenza all’abrasione più elevata. Quindi, in mancanza della necessità di avere un guanto certificato EN374, e per lavori meno impegnativi dal punto di vista meccanico, è possibile prevedere di utilizzare un altro materiale, lattice o vinile.

Vediamo le caratteristiche:
LATTICE – molto elastico e confortevole, l’aderenza gli conferisce una sensibilità più elevata rispetto al nitirile; ha l’inconveniente che alcuni operatori sono allergici alle proteine del lattice. La versione “con polvere” contiene una polvere alimentare utilizzata per facilitarne il prelievo dagli stampi produttivi. Costa meno perché non c’è la rimozione della polvere.
VINILE -  poco elastico e in generale meno confortevole degli altri, ha comunque una buona resistenza all’abrasione e in genere, in tempi normali, è il meno caro dei tre .

Quando utilizzarlo quindi?
Quando la sensibilità non è la parte prioritaria del lavoro. Rispetto al monouso, il guanto riutilizzabile MAPA 472 offre questi plus:

+ offre maggiore protezione (più spessore = più prestazione alla permeazione, più resistenza all’abrasione)
+ se usato correttamente è riutilizzabile almeno 3 o 4 volte
+ usarlo correttamente costituisce un esercizio importante che consente in prospettiva di introdurre una cultura che consentirà di usare le risorse al meglio
+ un abbattimento importante dell’inquinamento dovuto all’uso spropositato dei guanti monouso

COME UTILIZZARE CORRETTAMENTE UN GUANTO MONOUSO:
1) prima di indossare i guanti è necessario lavarsi le mani
2) le mani devono essere perfettamente asciutte, altrimenti l’attrito generato condiziona la calzata. Suggerimento: potete usare del borotalco per bambini per aiutarvi a indossarli
3) i guanti indossati sono sanitizzabili più e più volte tramite con i nostri prodotti SPRAIGEN e KILL-PLUS
4) prima di togliere i guanti procedere al lavaggio acqua e sapone della zona mani (palmo e dorso), e terminare la pulizia di tutto il guanto con un panno umido (per esempio lo stesso con cui si sta asciugando).
5) i guanti vanno tolti in modo che le mani non tocchino la superficie esterna
6) prima di indossare di nuovo i guanti, ripetere i punti 1 e 2 … e i successivi

Con gli attuali prezzi dei guanti monouso, utilizzare i guanti MAPA 472 per due giorni significa:
1. risparmiare sui costi, probabilmente dimezzandoli
2. diminuire di almeno 4 volte l’impatto ambientale, e contestualmente ridurre i costi di smaltimento
3. contribuire a diffondere la cultura della protezione attraverso l’analisi delle esigenze

QUI DI SEGUITO UNO SCHEMA RIEPILOGATIVO DI QUANTO APPENA DETTO:





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