Lavorare in quota è tra le attività più rischiose nel mondo professionale. Ogni anno in Italia si registrano centinaia di infortuni gravi dovuti a cadute dall’alto, molti dei quali sarebbero evitabili con la giusta prevenzione e l’utilizzo di sistemi anticaduta adeguati.
In base al D.Lgs. 81/2008, questi DPI sono obbligatori per i lavori che si svolgono a un'altezza superiore a 2 metri rispetto a un piano stabile.
In questo articolo scoprirai perché i sistemi anticaduta e i caschi da lavoro sono fondamentali, quali sono le principali tipologie e come scegliere gli strumenti più adatti per garantire sicurezza e conformità normativa.
Una caduta dall’alto, anche da soli due metri, può causare lesioni gravissime. Il problema non è l’altezza in sé, ma la dinamica dell’impatto e l’imprevedibilità degli eventi.
Secondo i dati INAIL, oltre il 36% degli infortuni mortali nelle costruzioni deriva da cadute dall’alto.
Le cause più frequenti sono:
· perdita di equilibrio o scivolamento;
· utilizzo scorretto di scale e trabattelli;
· cedimento di lucernari o coperture non portanti;
· assenza di parapetti o linee vita;
· mancato uso o uso non corretto dei DPI anticaduta.
I sistemi anticaduta sono progettati per proteggerti in caso di caduta dall’alto, impedendola o trattenendola in modo sicuro. È importante valutare e identificare i pericoli specifici e definire le misure di protezione più adeguate per ciascun contesto. Valutare i rischi non significa solo osservare le altezze, ma anche considerare fattori come la stabilità delle superfici, le condizioni climatiche e la disponibilità di dispositivi idonei. L’errata selezione o utilizzo dei dispositivi rappresenta una delle cause principali di inefficacia delle misure di sicurezza.
Esistono tre categorie fondamentali di DPI anticaduta:
Servono a impedire che il lavoratore raggiunga una zona esposta al rischio di caduta.
· Ideali per tetti piani o superfici senza pericolo di sfondamento
· Utile durante attività di manutenzione leggera
· Eliminano a monte il rischio di caduta
· Non sono idonei per attutire cadute dall’alto
I sistemi anticaduta sono progettati per assorbire la forza generata dall’arresto di una caduta, riducendo la forza d’impatto trasmessa all’utilizzatore al di sotto dei 6kN.
Componenti tipici:
· imbracatura del corpo: distribuiscono il peso su punti sicuri in caso di arresto della caduta, riducendo il rischio di lesioni;
· connettore;
· Punti di ancoraggio: collegano in modo stabile il lavoratore alla struttura, garantendo un appoggio sicuro;
· cordino;
· assorbitore di energia: limitano la forza esercitata sul corpo durante la caduta, garantendo un arresto sicuro e meno traumatico;
· dispositivi retrattili;
· guide o linee vita flessibili;
· guide o linee vita rigide;
· dispositivo di ancoraggio
Sono indispensabili in:
· Coperture inclinate
· Lavori su facciate
· Ponteggi, impalcature, passerelle o superfici temporanee
· Mezzi di sollevamento
· Tralicci, pali e infrastrutture verticali
· Spazi confinati
· Attività in cui non è possibile eliminare il rischio
Un sistema di posizionamento permette all’utilizzatore di poggiare i piedi sulla struttura e tenere le mani libere per poter realizzare il lavoro. Non è progettato per arrestare cadute e deve essere utilizzato con un sistema anticaduta. Vengono usati soprattutto da:
· Installatori
· Potatori
Progettati per:
· Impatti laterali più intensi
· Cadute accidentali durante il lavoro in sospensione
· Stabilità anche con movimenti bruschi (grazie alla chiusura con sottogola)
Il D.Lgs. 81/2008 stabilisce obblighi molto chiari:
Il datore di lavoro deve:
· Valutare il rischio di caduta dall’alto
· Fornire i DPI adeguati (caschi, imbracature, cordini, retrattili)
· Garantire formazione specifica
· Assicurare il mantenimento in efficienza dei DPI
· Monitorare che i DPI vengano indossati correttamente
Il lavoratore, dal canto suo, è responsabile del corretto utilizzo dei dispositivi forniti.
Con gli aggiornamenti normativi più recenti, in caso di incidente dovuto a mancato o scorretto utilizzo dei DPI, la responsabilità è condivisa tra datore e dipendente.
La norma UNI EN 365:2005 è una delle norme di riferimento per i DPI anticaduta di terza categoria. Fornisce indicazioni su manutenzione, ispezione periodica, riparazione, oltre a regolamentare metodi di marcatura e imballaggio dei prodotti.
Quando selezioni sistemi anticaduta e caschi da lavoro, considera:
· Tipo di attività
· Altezza e tipologia del rischio
· Ambiente di lavoro (caldo, freddo, rischio elettrico, superfici scivolose)
· Durata dell’intervento
· Certificazioni EN obbligatorie
· Compatibilità tra DPI diversi
· Livello di comfort (fondamentale per l’uso continuativo). Un DPI scomodo è un DPI che, inevitabilmente, qualcuno tenderà a non usare.
Le verifiche regolari e la manutenzione delle attrezzature di lavoro idonee sono essenziali per garantire l’efficacia dei sistemi anticaduta.
Durante la caduta, anche il minimo difetto in un componente può fare la differenza tra un arresto sicuro e un incidente grave.
È necessario ispezionare periodicamente le imbracature, i cordini e i retrattili, verificando che non vi siano segni di usura o danni strutturali.
La manutenzione deve essere eseguita secondo le istruzioni del produttore e documentata in modo accurato.
Solo un’attrezzatura mantenuta in perfetto stato può offrire la protezione prevista durante le operazioni in quota.
Le cadute dall’alto non sono inevitabili: si possono prevenire con i giusti sistemi anticaduta, caschi adeguati e una cultura interna che non lascia nulla al caso.
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